Protesta Xylella: tre indagati a Brindisi, impedirono controlli Forestale

Protesta Xylella, tre indagati a Brindisi, impedirono controlli Forestale
Protesta Xylella, tre indagati a Brindisi, impedirono controlli Forestale

Tre attivisti di Torchiarolo, piccolo comune della Provincia di Brindisi, risultano essere indagati dopo che a loro carico si sono chiuse le indagini. Le accuse a loro carico spaziano in particolare dalle minacce a pubblico ufficiale alla violenza e passando per il rifiuto a fornire indicazioni sulla loro identità personale.

L’episodio risale all’anno scorso, ed in particolare alla data del 9 novembre del 2015 quando, contro la Xylella, doveva essere eseguito piano finalizzato all’abbattimento degli alberi al fine di contenere il batterio killer degli ulivi. Per l’occasione ci fu una protesta da parte degli agricoltori e degli ambientalisti con sei agenti del Corpo forestale dello Stato che sono state identificate dal magistrato come vittime dei disordini avendo subito minacce e violenze.

I tre cittadini indagati, e residenti nel Comune di Torchiarolo, avrebbero fatto scudo con il proprio corpo al fine di impedire la creazione di un cordone sanitario unitamente alla realizzazione, in accordo con quanto è stato riportato da Repubblica.it, di una fascia cuscinetto che permettesse di isolare il basso Salento dal resto della Regione Puglia.

Dei tre indagati, invece, sarebbero stati due gli attivisti a rifiutarsi di fornire sul posto alla polizia le proprie generalità, e di conseguenza a loro carico è scattata pure l’accusa di rifiuto a fornire indicazioni sulla loro identità personale. La parola ora spetta alla difesa con i tre indagati che avranno un tempo massimo di 20 giorni per fornire la propria versione dei fatti. Dopodiché spetterà al pm decidere per il rinvio a giudizio dei tre attivisti oppure per l’archiviazione del caso.